...assorbita nel vortice del quotidiano, presa dalla mille piccole cose, divorata dal tentativo di rientrare negli schemi prefissati, di riacquisire gli automatismi, i ritmi mi dicevo che in fondo è quasi come se non fossi mai partita, come se dalla mia vita "milanese" mancassero solamente quei 50 giorni o poco meno, come se avessi chiuso gli occhi per poi riaprirli "x" tempo dopo, facile no?...ma...ma poi son andata al supermercato per riempire quel deserto del sahara che è il mio frigo e...beh...la mia anima si è ribellata!!!!
le luci al neon mi colpivano come spade, il carrello (con le solite ruote che non girano) mi faceva saltare i nervi, la gente (troppa), il brusio, le musica, i colori...mi sentivo la persona sbagliata nel posto sbagliato!
non ho fatto discorsi idealistici del tipo "in pakistan non hanno da mangiare, noi troppo"....no, per carità...mi son fermata molto prima...
l'aria aperta...mi sentivo soffocare...ho desiderato gli spazi aperti come l'aria che respiravo, guardavo la gente che mi scorreva attorno preoccupata di tutto ciò che la circondava e mi son detta che in fondo ognuno custodisce sogni, pensieri e memorie nel cuore, che la mia esperienza sarebbe soltanto rimasta mia e non sarebbe servita a cambiare nessuno...
cambiare?perchè poi? posso sperare di essere migliore della sciura che sceglie il prosciutto Parmacotto?assolutamente no...ma io scelgo la Libertà...la libertà di andare col naso per aria, fiutando i profumi e i colori della Vita, toccondo, sfiorando, sbattendoci contro se necessario, ma decisa a non lasciami coprire la mente da preconcetti e imposizioni andando contro la marea se necessario...
Immagini, persone, frammenti della mia vita mi passano davanti...è andata come è andata, ma son felice così...la prossima volta sarà comunque un ripartire da capo con lo stesso entusiasmo di sempre!
