sabato 2 luglio 2011

02.07 - ritorno dal Campo1




Vi scrivo dal campo base sotto una nevicata da paura. Ieri siamo tornati dopo aver montato il Campo 1 a 5900m.
Salita su per un ghiacciaio crepacciatissimo (dicono che quest'anno sia pauroso rispetto agli anni scorsi)con dei ponti di neve effimeri. Ci siamo dovuti legare e attraversare crepacci anche larghi 1 metro che se guardavi giù non riuscivi manco a vedere il fondo...
Ci abbiamo messo 8 ore...8 ore di fatica e di giri infiniti per evitare i ponti di neve e i crepi invalicabili...
Abbiam passato tutto il resto del tempo sdraiati a sonnecchiare e a far sciogliere una quantità esagerata di neve er poter bere una tazza di brodo!
Il ritorno è stato altrettanto avventuroso: io son pure volata da una paretina e mi son ribaltata grazie al peso dello zaino (15 kg) che mi ha tirata giù...fortuna che ero legata!

Gli emiliani (Palm...non sono riminesi!!!!!qui si offendono!!!!!)ha avuto qualche problema con Ruffo che era scarico. Il cuoco ed io ci siamo rimessi n marcia per andar lor incontro con Coke e integratori! ora tutto bene!

Lella-coccinella è arrivata anche qui!
bacioni!

9 commenti:

  1. Tenendo conto che tu pesi 24 kg e ti muovevi con 15 kg di zaino sei più che giustificata per il fuori programma ;)

    Non mollare!!


    Oggi luna nascente...che via!

    RispondiElimina
  2. Grande Annalisa, io domani sono in giro sul gruppo del Bianco e ti penserò, e tu hai l'aria stanca stanca, approfitta del maltempo e ricaricati.
    E sono contento che tu sia in giro con 2 "vecchie volpi" così ;-)...fa stare relativamente più tranquilli qui a casa.

    RispondiElimina
  3. Ruffo ha recuperato le energie? La presenza di Annalisa mi dà tranquillità, La ringrazio di cuore, VI INVIO UN CALOROSO ABBRACCIO. MAURA

    RispondiElimina
  4. Carissima mia,
    con pazienza, cuore e intelligenza si compiono i passi più giusti... riposati un po'.
    Qui a casa tutto OK... e i bimbi sono contenti quando vedono le tue foto... domani rassegna con foto nuove!! Ormai il web lo comanda Gioele :-)
    Un abbraccione da tutti noi

    RispondiElimina
  5. Okkio a tutti quei crepacci, fanno paura solo a vederli in foto e chissà che freddo, io sarei già diventata parte del ghiacciaio!

    Coraggio, non mollate!!!!!!!

    Giovedì sera in parete ad arrampicare: mentre dalle rocce guardavo il bellissimo tramonto sul lago, mi chiedevo chissà che paesaggi spettacolari vedrai tu dal lassù.. E come sempre, ogni volta che vado in montagna mi sembra di sentirti più vicina.
    Prima di partire, la vocina di Gioele:"Zia, vai in montagna? allora vai in montagna dalla mamma?"
    più o meno, eh ehe..
    Stammi bene!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Sorellina

    PS: un saluto qui da tutta la tribù: l'emozione quando leggiamo il blog tutti insieme (e io anche il mattino presto al lavoro..) è grande..
    PS 1: opss mi scuso con gli emiliani... un salutone anche a tutti loro!

    RispondiElimina
  6. se il coraggio si potesse vendere io mi prenoto per un po' del tuo.
    che avventura incredibile!
    forza!
    e un incoraggiamento anche a chi da casa è "in pensiero" per te
    Elena

    RispondiElimina
  7. sei caduta.....? AFFETTUOSAMENTE "INGUARDABILE" (sapevi che te l'avrei scritto) e mi toccherà farti diventare ancora più forte!!
    comunque fiero di te.... Lele
    Sappi che il tuo trainer, cha fa il "ganasa", mi fa collegare al blog almeno 20 volte al giorno per sapere come va... non lo reggo più !!!
    Personalmente non ti dico niente perchè in certi momenti le parole "non servono".. ti abbraccio.. Elena

    RispondiElimina
  8. Così ho saputo la notizia del soccorso alpino riuscito, a cui avete partecipato..

    Dal racconto del soccorso alpino di uno sherpa fatto da un membro di un’altra spedizione:

    “Oggi doveva essere un giorno di riposo ma, proprio mentre facevamo colazione al base è giunta notizia via radio che un portatore del team giapponese, Sadik del villaggio di Machulu, si trovava in grossa difficoltà a scendere sul tratto di ghiacciaio che porta dal c1 al base, probabilmente a causa di ipertensione e di un principio d'edema polmonare. Il poveretto era assistito nella discesa dal c1 (5900 m) da tre portatori e uno sherpa del gruppo svizzero di Kobler. Sadik però non era in grado di fare più di venti passi senza fermarsi e sanguinava dal naso e dalla bocca. Appresa la notizia Tamayo e Luis del nostro team hanno interrotto la colazione e sono saliti a razzo con barella e ossigeno, seguiti poco dopo da Mario Vielmo e Silvano Forgiarini (per la componente italiana), assieme a Gunther Unterberger, Alex Txikon e Juan Ramon Madariaga oltre, naturalmente, al medico Stefan Zechmann del gruppo di Gerfried per portare le prime cure e assistere il portatore in discesa nella parte più crepacciata del ghiacciaio. Lo hanno raggiunto a quota 5500 m verso le 10 del mattino sul plateau sopra la seraccata e gli hanno prestato le prime cure (liquidi, ossigeno). Poi, sorreggendolo in due (con l'infortunato al centro) hanno iniziato una lentissima discesa fino a che hanno incrociato il resto del team di soccorso. Anche l'altro gruppo italiano presente al c.b. aveva nel frattempo inviato due persone alla fine del plateau,la dottoressa Annalisa Fioritti e il capospedizione Nicola Campani, aiutati dal loro cuoco per portare liquidi. Tutto il gruppo si è alternato nel sorreggere Sadik durante la discesa e nel somministrargli ossigeno, aiutandolo così a scendere con le sue gambe piuttosto che usare la barella, quasi impossibile da impiegare tra gli stretti passaggi e i profondi crepacci del ghiacciaio. Intorno alle quattro del pomeriggio, Sadik è riuscito finalmente ad arrivare al campo base. Un'operazione di soccorso riuscita, coordinata da Gerfried Goeschl. Tra tutte le spedizioni presenti al campo base, si sono impegnate nell'operazione di soccorso SOLAMENTE: i portatori del gruppo svizzero di Kobler e 9 membri del team di Gerfried (il nostro) oltre agli italiani dott.ssa Annalisa Fioritti e Nicola Campani. L'esercito pakistano ha messo gentilmente a disposizione due dottori della base militare per le prime cure al campo base. Dopo le loro visite si valuterà come procedere per le cure e l'eventuale evacuazione. Bravi!”

    E dal racconto di Gerfried Göschl, spedizione internazionale sul GII (traduzione inglese dal tedesco un po’ ‘dura’):
    “Finally arrived exhausted at 16:30 clock the whole team, but very happy, the base camp. The most important thing is successful, a person is able to return to his family. At a dinner in our camp, the entire action discussed and celebrated too.
    With great pride I would like to thank to thank all participants in this bailout. These people is a life much more at heart than any selfish behavior. They do not look away like so many others”.

    Davvero PRIMA UOMINI E POI MONTAGNE!
    GRANDI!!!!!!
    Fiera sorellina

    PS: scusate la lunghezza..
    PS1: come sono le previsioni lì? migliorano?

    RispondiElimina
  9. ...insomma, mi salvi le vite ANCHE lì....
    Lele

    RispondiElimina